Brighi, Francesca
(2017)
L'architettura degli Spazi Indecisi: DEP. ART, luoghi per le arti e la collettivita.
[Laurea magistrale], Università di Bologna, Corso di Studio in
Architettura [LM-DM270] - Cesena, Documento full-text non disponibile
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Abstract
Il punto di partenza per l’avvio di questa tesi è stata la scoperta quotidiana di una città dentro la città. Una città che vive parallela a quella che frequentiamo ogni giorno, una città nascosta, che aspetta silenziosa che avvenga la sua trasformazione.
Essa è la città composta da tutti gli edifici abbandonati, i vuoti urbani, i residui, le aree dismesse, luoghi dislocati sull’intero territorio nazionale, vittime di una società opulenta che non sa aggiustare ciò che ha rotto.
L’analisi fatta non ha preteso di redigere una mappatura completa ed esaustiva di questi luoghi ma è stata l’occasione per riflettere su come sia il loro impatto sul territorio romagnolo, la tendenza che li ha portati a diventar tali e le reali speranze per il loro futuro.
In particolare, abbiamo analizzato un’area abbandonata a Forlì, quella su cui insiste l’ex deposito ATR e l’Arena forlivese. L’area strategica, in pozione intermedia tra il tessuto storico e l’espansione extra moenia contenente due edifici, diversi per storia e funzione ma che si trovano a condividere una sorte comune: l’abbandono.
Quello che abbiamo voluto ottenere attraverso questo progetto è stato un riciclo degli edifici esistenti e la riqualificazione dell’intero isolato ponendo al centro la dimensione culturale e ricreativa per lo sviluppo del territorio e contro l’abbandono di esso.
Vorremmo che attraverso questa analisi e lo svolgimento del progetto si proietti un’occasione sul resto della città perché crediamo che, in questo periodo storico più che mai, sia dallo scarto che possa venire la rinascita urbana.
Abstract
Il punto di partenza per l’avvio di questa tesi è stata la scoperta quotidiana di una città dentro la città. Una città che vive parallela a quella che frequentiamo ogni giorno, una città nascosta, che aspetta silenziosa che avvenga la sua trasformazione.
Essa è la città composta da tutti gli edifici abbandonati, i vuoti urbani, i residui, le aree dismesse, luoghi dislocati sull’intero territorio nazionale, vittime di una società opulenta che non sa aggiustare ciò che ha rotto.
L’analisi fatta non ha preteso di redigere una mappatura completa ed esaustiva di questi luoghi ma è stata l’occasione per riflettere su come sia il loro impatto sul territorio romagnolo, la tendenza che li ha portati a diventar tali e le reali speranze per il loro futuro.
In particolare, abbiamo analizzato un’area abbandonata a Forlì, quella su cui insiste l’ex deposito ATR e l’Arena forlivese. L’area strategica, in pozione intermedia tra il tessuto storico e l’espansione extra moenia contenente due edifici, diversi per storia e funzione ma che si trovano a condividere una sorte comune: l’abbandono.
Quello che abbiamo voluto ottenere attraverso questo progetto è stato un riciclo degli edifici esistenti e la riqualificazione dell’intero isolato ponendo al centro la dimensione culturale e ricreativa per lo sviluppo del territorio e contro l’abbandono di esso.
Vorremmo che attraverso questa analisi e lo svolgimento del progetto si proietti un’occasione sul resto della città perché crediamo che, in questo periodo storico più che mai, sia dallo scarto che possa venire la rinascita urbana.
Tipologia del documento
Tesi di laurea
(Laurea magistrale)
Autore della tesi
Brighi, Francesca
Relatore della tesi
Correlatore della tesi
Scuola
Corso di studio
Ordinamento Cds
DM270
Parole chiave
Forlì,centro culturale,Deposito ATR,Architettura
Data di discussione della Tesi
31 Marzo 2017
URI
Altri metadati
Tipologia del documento
Tesi di laurea
(NON SPECIFICATO)
Autore della tesi
Brighi, Francesca
Relatore della tesi
Correlatore della tesi
Scuola
Corso di studio
Ordinamento Cds
DM270
Parole chiave
Forlì,centro culturale,Deposito ATR,Architettura
Data di discussione della Tesi
31 Marzo 2017
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