Un progetto per Gibellina: un nuovo centro per la citta.

Il centro della Nuova Gibellina doveva diventare il fulcro economico sociale e commerciale della città. Esso invece, versa oggi in una condizione di totale abbandono, essendo il frutto di innumerevoli iter progettuali irrisolti e mancate realizzazioni. Gli edifici, la maggior parte dei quali di importante caratura architettonica, e i vuoti che lo compongono stabiliscono tra loro relazioni casuali. Il mio progetto si inserisce in tale contesto per provare a ricucire questi vuoti e dare un nuovo ruolo agli edifici d'autore. Il tutto viene realizzato attraverso un tessuto di città compatta formato da isolati con corte centrale di tipo arabo. Il progetto nasce però, in primis, da un elemento singolo ed esistente e cioè la grande scalinata che dalla chiesa Madre di Quaroni porta a valle verso gli edifici di Consagra e le piazze di Purini. Essa viene trasformata da semplice elemento funzionale ad importante asse significativo del nuovo tessuto, richiamando archetipi del barocco siciliano. La funzione di questa nuova città all'interno di Gibellina è una funzione non prestabilita a priori ma destinata a cambiare nel tempo a seconda delle esigenze di chi la abita. Ecco quindi che nasce una città effimera, una città in cui la gente che vi abita è invitata a farlo nel miglior modo possibile ma non duraturo.