Sviluppo di tecniche di Risk Based Maintenance per linee di produzione batch

Guasti inaspettati, fermi impianti ed elevati costi di manutenzione sono problemi molto frequenti negli impianti chimici e di processo. La applicazione di una metodologia Risk Based Maintenance (RBM) aiuta ad individuare i componenti più critici di un processo ed a mitigare il rischio produttivo e manutentivo associato ad ognuno di essi. Nel presente lavoro di tesi è stata sviluppata una metodologia RBM per linee di produzione batch. La metodologia si divide in quattro moduli: analisi storica della frequenza di guasto, analisi dei tempo di ciclo della linea, calcolo quantitativo del rischio e mitigazione del rischio attraverso una Root Cause Failure Analysis (RCFA). La metodologia fornisce gli strumenti per calcolare il rischio in maniera quantitativa come prodotto fra frequenza di accadimento e magnitudo della conseguenza. Un calcolo accurato dei tempi di ciclo della linea e del collo di bottiglia, permette di calcolare le conseguenze economiche che ciascun malfunzionamento genera. Infine, la RCFA si applica ai componenti più critici emersi dalla prioritizzazione del rischio attraverso il diagramma di Pareto. La metodologia sviluppata è stata applicata al caso di studio di una linea produttiva batch dell’impianto BASF di Pontecchio Marconi. I risultati indicano che l’80% del rischio della intera linea era dovuta al 17% dei componenti. La RCFA applicata ai componenti più critici ha permesso di attivare azioni per mitigarne la frequenza di guasto, aumentando la affidabilità dei componenti e di conseguenza la disponibilità degli impianti. A fronte delle azioni migliorative progettate, il nuovo livello di rischio valutato per la linea risulta inferiore del 71% rispetto al precedente valore.