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Abstract
La tesi di laurea affronta il tema dello spazio pubblico, sia nella sua definizione teorica che nella sua configurazione fisica, investigandolo attraverso le pratiche tradizionali di programmazione di tipo top-down e attraverso le azioni spontanee promosse della cittadinanza di tipo bottom-up. Contributi di studiosi, afferenti a discipline diverse, hanno apportato alla letteratura urbanistica contemporanea nuovi saperi e consapevolezze, alimentando una esplorazione approfondita sulla complessità delle dinamiche urbane e contribuendo alla definizione di diversi metodi di interpretare e studiare la città. Se da un lato l’attenzione nei confronti della vita e dell’uso dello spazio pubblico, è sempre maggiore, dall’altra il crescente rapporto emotivo che i cittadini hanno sviluppato nei confronti della città, a seguito della diffusione dei social networks e della fruizione della città digitale, fa emergere non più solo bisogni, ma principalmente desideri. La tesi sviluppa una metodologia in grado di rilevare le metriche della vita pubblica, applicata ad un caso specifico a Bologna, città da sempre attenta, particolarmente negli ultimi anni, al coinvolgimento della cittadinanza nelle politiche e nei progetti urbani. Scomponendo la vita pubblica di Bologna in situazioni ed azioni che si svolgono nella città è stato redatto il Codice di Bologna, in grado di far emergere l’identità stessa della città. L’esito della tesi è MUP, uno strumento web-GIS, sviluppato sulla sequenza urbana di via Zamboni, capace di raccogliere e rendere esplorabili le situazioni del codice, con il fine di avviare un dialogo tra cittadini, amministrazioni e professionisti, funzionale per la redazione di un progetto urbano condiviso. Il percorso immaginato segue una logica aggregativa di analisi e conoscenze, risultato di confronti con testi scientifici, validato mediante l’applicazione ad un caso di studio riferito ad una scala progettuale urbana (scenario urbano complesso).