Studio dei consumi e della disponibilità idrica dell’Acquedotto della Romagna e valutazione di scenari alternativi di allocazione della risorsa idropotabile disponibile

Stanghellini, Camilla (2016) Studio dei consumi e della disponibilità idrica dell’Acquedotto della Romagna e valutazione di scenari alternativi di allocazione della risorsa idropotabile disponibile. [Laurea magistrale], Università di Bologna, Corso di Studio in Ingegneria per l'ambiente e il territorio [LM-DM270], Documento full-text non disponibile
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Abstract

L’Acquedotto della Romagna è l’infrastruttura adibita al rifornimento idrico delle province di Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini. Ad alimentare tale complesso acquedottistico è in primo luogo l’invaso artificiale di Ridracoli, che ad oggi copre circa il 50% del fabbisogno del territorio romagnolo, mentre il resto della produzione è affidato alle fonti locali dislocate nelle diverse aree. La gestione dell’acquedotto e delle diverse fonti interconnesse è affidata alla Società per azioni Romagna Acque. Nel presente elaborato il problema della distribuzione della risorsa idropotabile dall’invaso è stato affrontato sotto due punti di vista: quello della richiesta d’acqua delle utenze di valle, e quello della disponibilità idrica delle varie fonti (Ridracoli a monte, fonti locali a valle). La prima fase dello studio si è concentrata sull’analisi dei consumi mensili delle utenze allacciate all’acquedotto negli anni dal 2009 al2015 e ha permesso di tracciare l’evoluzione dei punti di consegna della rete e delle forniture nel periodo considerato. Note le massime richieste mensili di ogni area servita dall’Acquedotto, calcolate facendo l’ipotesi cautelativa che ogni area consumi simultaneamente il massimo volume registrato per quel mese sull’intero periodo per l’Area stessa, esse sono state confrontate con le disponibilità locali di acqua dalle diverse fonti mettendo in evidenza le diverse alternative per il soddisfacimento del fabbisogno idropotabile Per stimare la quantità d’acqua messa a disposizione dalla diga di Ridracoli invece sono state formalizzate grazie alle indicazioni dei tecnici di Romagna Acque, delle regole di derivazione dalla diga basate sui limiti tecnici dell’impianto di potabilizzazione e sul livello d’invaso. Introducendo tali regole in un modello numerico di bilancio dei volumi all’invaso è stato infine possibile valutare, attraverso delle simulazioni, il possibile incremento dei volumi potabilizzabili ottenibile con le nuove regole.

Abstract
Tipologia del documento
Tesi di laurea (Laurea magistrale)
Autore della tesi
Stanghellini, Camilla
Relatore della tesi
Correlatore della tesi
Scuola
Corso di studio
Indirizzo
Ingegneria per l'ambiente e il territorio
Ordinamento Cds
DM270
Parole chiave
Ridracoli,acquedotto della Romagna,Romagna acque,potabilizzazione,ottimizzazione
Data di discussione della Tesi
20 Dicembre 2016
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