Proposte per il miglioramento delle stime di vulnerabilità sismica delle strutture: esempi dal patrimonio edilizio di UniBo

Stomaci, Andrea (2016) Proposte per il miglioramento delle stime di vulnerabilità sismica delle strutture: esempi dal patrimonio edilizio di UniBo. [Laurea magistrale], Università di Bologna, Corso di Studio in Geologia e territorio [LM-DM270], Documento ad accesso riservato.
Documenti full-text disponibili:
[img] Documento PDF (Thesis)
Full-text accessibile solo agli utenti istituzionali dell'Ateneo
Disponibile con Licenza: Creative Commons: Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 3.0 (CC BY-NC-ND 3.0)

Download (4MB) | Contatta l'autore

Abstract

La definizione di un indice che stabilisca la vulnerabilità sismica di un edificio, rappresenta oggi per l’Italia un argomento di fondamentale importanza. L’indice di vulnerabilità sismica delle strutture si basa sul rapporto in termini di accelerazione tra resistenza offerta dalla struttura e domanda offerta dallo spettro di risposta semplificato della zona di riferimento. Obiettivo del presente elaborato è di analizzare e proporre dei miglioramenti alla valutazione dell’indice di vulnerabilità attraverso tecniche moderne di caratterizzazione dinamica del sottosuolo e delle strutture. Sono stati esaminati due edifici del patrimonio edilizio dell’Università di Bologna (UniBo) precedentemente oggetto d’indagine di una convenzione stipulata tra AUTC e DICAM volta alla determinazione del loro indice di vulnerabilità sismica. Attraverso delle misure sperimentali di sismica in passiva condotte sulle strutture è stato possibile analizzare le frequenze modali dell’edificio utili alla stima del denominatore dell’indice di vulnerabilità. La caratterizzazione dinamica della struttura è stata estesa al terreno di fondazione per conoscere le frequenze naturali e verificare l’esistenza di fenomeni di doppia risonanza tra struttura e terreno, condizione che aumenta notevolmente la domanda sismica ma che ancora non ha trovato spazio a sé stante nella normativa nazionale. Dai risultati ottenuti è emerso che per ridurre le incertezze sui parametri utili alla formulazione del modello numerico previsto dalla prassi ingegneristica sarebbe opportuno calibrare la modellazione con dati sperimentali. Inoltre conoscere i modi propri di vibrare del sottosuolo alla scala delle fondazioni del singolo fabbricato in esame è indispensabile alla corretta valutazione della vulnerabilità dello stesso poiché nessun edificio è vulnerabile in quanto tale ma solo rispetto alle azioni (forza di gravità o accelerazioni impresse da vento o terremoto) che su di esso si applicano.

Abstract
Tipologia del documento
Tesi di laurea (Laurea magistrale)
Autore della tesi
Stomaci, Andrea
Relatore della tesi
Scuola
Corso di studio
Indirizzo
Curriculum A: Rischio idrogeologico
Ordinamento Cds
DM270
Parole chiave
Vulnerabilità sismica,comportamento dinamico,prassi ingegneristica,unibo,geologia,strutture
Data di discussione della Tesi
15 Dicembre 2016
URI

Altri metadati

Statistica sui download

Gestione del documento: Visualizza il documento

^