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Abstract
La tesi elaborata verte sulla Gipsoteca Canoviana di Possagno, e in particolare sul progetto di Carlo Scarpa, la cui vicenda è per molti versi analoga a quella di Francesco Lazzari, autore della primigenia fabbrica ottocentesca della Gipsoteca. L’opera di Scarpa è stata oggetto nel tempo di innumerevoli studi e interpretazioni, che tuttavia hanno lasciato alcuni caratteri di questo progetto ancora inesplorati: le fonti infatti sono piuttosto frammentarie, e concentrano la trattazione solo su alcuni aspetti ricorrenti dell’architettura di Scarpa, ma mai esaminando dettagliatamente la vicenda realizzativa di quest’opera, nonché il suo legame con l’edificio preesistente.