Abstract
Nell'approccio alle analisi nei confronti del contesto urbano, si caratterizza come strumento di fondamentale supporto la scelta di un tema che garantisca la continuità del percorso progettuale e permetta l’interpretazione di un determinato contesto in ragione dei presupposti costituenti. All'interno dello studio affrontato in questa tesi, la scelta del tema ricade sul modello delle città nella città teorizzato da O.M. Ungers durante le ricerche intraprese sulla città di Berlino del Secondo dopoguerra. Tra i numerosi trattati che costituiscono il complesso corpus dell’opera che Ungers ha prodotto durante il suo percorso di vita, Die Stadt in der Stadt si dimostra strumento appropriato a condurre le fila del ragionamento che ha permesso lo sviluppo del percorso progettuale. Il modello della città arcipelago diventa così caposaldo della riflessione, indirizzando le scelte operative e conseguentemente l’atto pratico del disegno. In particolare la tesi assume come scopo finale il tentativo di ricercare e ripristinare la qualità di quei luoghi che assumono significati di scarsa rilevanza nel contesto urbano di Rimini. Va da sé, la decisione di indagare le caratteristiche di quella che Ungers definisce isola urbana e di confrontare questo concetto con le riflessioni che si sono sviluppate attorno ad esso nel corso degli anni successivi. L’isola diventa quindi l’oggetto tramite il quale si rende possibile la realizzazione di una nuova configurazione del luogo. Allo stesso tempo i caratteri di questa porzione di città non possono essere ignorati. In questo senso la riflessione deve tenere conto della presenza fortemente caratterizzante del tracciato ferroviario che divide l’area in due parti. Il luogo, divenuto isola urbana, si costituisce come un unico elemento fortemente separato al suo interno. In questa direzione la metafora del processo meiotico cellulare viene a supporto e si presta come immagine evocativa di un concetto, ovvero la divisione contenuta nell'unità.